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Gruppi Facebook

lunedì, ottobre 11th, 2010
Da pochi giorni Zuckerberg ha annunciato importanti cambiamenti per Facebook tra cui la possibilità di scaricare il nostro archivio digitale in formato zip, gestire le informazioni accessibili alle applicazioni e una nuova “riformulazione” dei gruppi. Quest’ultima novità presenta aspetti importanti e curiosi, c’è chi parla di una maggiore attenzione per la privacy e chi di una valorizzazione del concetto di nicchia
Ma cosa sono questi nuovi gruppi e come funzionano? E’ molto semplice, ognuno può creare un gruppo e invitare i propri amici…. e fino a qui niente di nuovo. Sbagliato! Adesso si può:
  • rendere il gruppo: aperto, chiuso o segreto
  • i partecipanti possono modificare qualsiasi impostazione
  • il Wall è condiviso
  • arrivano le notifiche di/al gruppo
  • c’è una chat del gruppo
  • si può condividere contenuti multimediali (foto, video,)
  • si può condividere documenti
  • creare e condividere eventi
Le possibilità di utilizzo di questo nuovo strumento sono molteplici.
Possiamo condividere senza timore con i nostri amici foto “compromettenti”, utilizzare il gruppo come strumento di lavoro – condividendo tra colleghi documenti e link inerenti ad un progetto – oppure possiamo condividere con altre persone una stessa passione (come sta facendo JuliusDesign coinvolgendo l’intera comunità dei web designer italiani).
Facebook group è sicuramente uno strumento tutto da scoprire!

Social media: gestire il mostro

martedì, novembre 10th, 2009

Tratto da Patrick Gordon, Duo Marketing + Communications

10 Novembre 2009

Dal 2000 il numero di utenti internet è aumentato vertiginosamente da circa 360 milioni in tutto il mondo, a circa 1.6 miliardi. Questo fenomeno ha provocato un aumento nel numero di applicazioni social media.

I siti di social networking, come Twitter, Facebook, Linkedin e YouTube sono entrati nel linguaggio comune. Ad esempio Facebook in soli 4 anni è diventato un fenomeno di livello mondiale con più di 300 milioni di utenti. Questa crescita ha permesso di creare vastissimi database di contatti potenzialmente interessanti per le aziende e la popolarità dei social media come canali di vendita è in continuo aumento. Purtroppo nonostante le potenziali opportunità, la maggior parte delle aziende devono ancora capire i veri vantaggi. Ma perché? E cosa si può fare per massimizzare i benefici che ci portano i social media?

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Utilizzare i social media per motivi validi

Troppe aziende cominciano ad adoperare certi strumenti solo perché vanno di moda, senza avere in mano una vera pianificazione. Se stai sperimentando i social media solo perché lo fanno i tuoi amici/parenti/colleghi/concorrenti, è tempo buttato via. I social media non sono per tutti. Un’azienda che vende cellulari al mercato privato potrebbe trovare le pagine di Facebook utilissime, mentre un’azienda che vende pallet non lo troverà utile per niente. Prima di adoperare qualsiasi forma di social media ti devi porre la domanda “qual è il valore che porta alla mia attività?”.

Privacy/protezione dei dati

Benché sia scontato (?) che per twitter non si usa la stessa password che si usa per la banca online, sempre di più gli hacker prendono di mira i siti di social media, cercando di ottenere informazioni comunque sensibili. Attenzione anche per le attività degli account che non gestisci direttamente. Se non ti senti a tuo agio mettendo un post (un messaggio) o partecipando ad una discussione su determinati argomenti, non lo fare! Ricordati che quello che scrivi può essere condiviso da chi legge. Se per esempio tu scrivi qualcosa che non è esattamente “gradito” al tuo capo, ricorda che nel giro di poche ore qualche centinaio di persone in una trentina di aziende diverse potrebbero avere letto il tuo post su quanto detto sul tuo futuro ex boss.

Esposizione del brand

Uno dei vantaggi più grandi dei social media è anche potenzialimente il suo più grande svantaggio – cioè l’integrazione (la capacità dei social media di “parlare” tra di loro). Se uno scova il filmato di un brand famoso coinvolto in un’attività illegale, entro pochi minuti il filmato apparirà su YouTube, pochi minuti ancora e verrà “twitterato” da 500 persone, mentre nel frattempo altre 300 persone stanno creando articoli per altrettanti blog, che scatenano la creazione di due gruppi Facebook pro-attivi nel seminare notizie contro il tuo prodotto in 50 paesi diversi. E sono passate solo poche ore.

Ruba tempo

Cercare di gestire tutti gli account di social media richiede tanto, ma tanto tempo. E’ un lavoro in se stesso. Grazie alla facilità di utilizzo, le informazioni vengono aggiornate molto velocemente. Se non c’è una persona incaricata di seguire tutti gli aggiornamenti online, un commento quasi insignificante può diventare un catastrofe universale. Gestire i social media significa molto di più che creare una pagina Facebook, significa avere una conoscenza approfondita dell’azienda, ed un ottima comprensione del settore.

Strumento sociale/tempo morto

I social media possono rappresentare dei valori per l’azienda colossali, ma lo staff può approfittare della loro presenza. Mediamente, un utente Facebook passa 25 minuti al giorno sul sito. Se questo tempo dovesse essere tempo lavorativo, l’imprenditore perderebbe tante ore di produttività. Se decidete di utilizzare i social media come canale di vendita dovreste preoccuparvi di dare l’accesso solo a chi è convolto direttamente nella attività “sociale” aziendale.

Pianficare

Se intendi usare i social media, devi essere sicuro di avere una strategia già dall’inizio. Chi li gestisce, come rispondere alle domande, per qual motivo li stai adoperando, come monitori i vari siti, quale incremento nelle vendite ti aspetti, entro quando?

Il successo della tua campagna di social media deve assolutamente essere misurabile, sia in termini di visibilità o di fatturato, diversamente ti stai preparando il cappio al collo.

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Il meccanismo di twitter

venerdì, novembre 6th, 2009

Partitina.it aveva aperto un profilo twitter, senza capirne bene il funzionamento e quindi abbandonandolo alla polvere digitale per qualche tempo. Insieme lo abbiamo spazzolato e lucidato, facendolo tornare a cinguettare di tutto quello che riguarda gli sport: quelli più strani, quelli di nicchia, quelli per cui è difficile trovare un compagno di gioco.

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Qualche giorno fa Partitina.it è stata seguita (followers) da La Gazzetta dello Sport, approdata  anche lei finalmente su twitter. “è una cosa importante o poco significativa? Non riesco ad entrare nel meccanismo di twitter!!” è stato il suo grido di aiuto.

Twitter (ed anche diversi altri strumenti di oggi giorno) non hanno niente di paragonabile nel passato. Cioè, è impossibile dire “è come l’evoluzione dello strumento pinco pallino”, perché non lo è!

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